Essere Vivi significa Sentire

Chi dice che è troppo o troppo poco non sa. Solo tu sai.

Io ho creduto di sentire troppo. Ora so che è solo ciò che è giusto per me. Ho attraversato momenti in cui ho scelto di non sentire più nulla; ho sentito solo quello che arrivava da fuori; poi solo quello che arrivava da dentro poi ho messo insieme i pezzi e cercato la misura per cui sentire non travolgesse, per cui con quel sentire si potesse  fare qualcosa. 

Quando incontro persone sensibili in realtà spesso non serve fare nulla ma solo far sentire loro che senti e puoi stare con quello che senti quando nessun altro è riuscito a farlo prima di te. 

Se anche tu hai passato una vita a somatizzare le tue emozioni credendo che non andassero bene così come tu le sentivi so che è stata dura.

Che tu abbia scelto di non sentirle più o abbia iniziato a lamentarti del fatto che gli altri non ti capiscono sappi che hai rinunciato a te stessa. Che tu faccia ciò che gli altri si aspettano da te o che metta in mano a loro la responsabilità del doverti capire stai rinunciando di fatto al tuo potere.

Io l’ho fatto a lungo, ho sofferto di emicrania per molti anni e ad un certo punto ho deciso di prendermi le mie responsabilità, di osservare cosa potessi fare per me. E così ho incontrato l’alimentazione. Ho attraversato l’esperienza di come possa aiutare nel recupero della salute e di come carenze ed eccessi si riflettano sul nostro benessere. Poi ho incontrato anche i suoi limiti. L’alimentazione non basta per stare bene. 

Noi ci nutriamo anche di relazioni, emozioni, pensieri e azioni e così, uno alla volta, ho recuperato i pezzi mancanti. 

Ho ricontattato l’istinto grazie al movimento e ho riscoperto mondi sconosciuti sepolti dentro di me di cui non avevo idea.

Tutti i segreti che nascondi nel tuo corpo, nel tuo movimento e nelle tue emozioni represse o eccessive sono il risultato della strategia che ti ha permesso di sopravvivere alle difficoltà che hai incontrato.  

Arriva un momento in cui quei limiti, quei vincoli, quegli schemi, quei copioni ripetuti non ti proteggono più dagli altri e dalle situazioni, ma ti tengono lontana da te stessa e dalla vita che sei venuta a vivere.

In quel momento è tuo dovere scegliere se rimanere lì dove sei o metterti in viaggio verso di te.

Quella chiamata al viaggio può arrivare in tanti modi, alcuni più facili e altri più difficili e tutto dipende da quanto tempo hai aspettato prima di ascoltare quel segnale che chiamava la tua attenzione. 

Io ho aspettato circa 20 anni prima di mettermi in viaggio verso di me e ho iniziato il viaggio camminando sulle mani, lentamente, con tante cadute, ho scelto di cercare le esperienze che potessero guarirmi alternando studio di come funzioniamo (top-down) ed esperienza motoria in ascolto delle sensazioni (bottom up) per ristrutturare quelle parti del sistema nervoso che funzionavano secondo schemi inadeguati.

Oggi mi sono liberata dalla vergogna e dalla paura di non essere accettata e capita. Va bene così.

Non tutti capiranno.

Non per tutti avrà senso quello che dirai o farai ma permetterti di liberare quel che senti. Fosse anche “solo” per te quella parola o quell’azione avrà senso.

E’ come piantare un seme o bagnare la terra, non succede nulla subito ma giorno dopo giorno qualcosa si muove e sarà anche grazie alla tua parola e alla tua azione se ciò potrà accadere.

Resta concentrata sulla tua piccola parte, preziosa, ognuna lo è, ricordando che quando sei realmente connessa con te stessa lo sei anche con l’altro.

 

Come si fa?

Ricontattando ciò che ti è stato fornito. Hai un corpo dotato di:

recettori per l’esterno e per l’interno, per ricevere informazioni;

un sistema di elaborazione dati in entrata e presenti che è in grado anche di organizzare una risposta rispetto alle informazioni che riceve; 

un sistema effettore (nervoso e muscolare) che porta fuori un’azione.

Tu usi tutto questo?

 Sentire le emozioni e le sensazioni è necessario per poter elaborare correttamente i dati  e mettere le azioni necessarie alla tua vita.

Quando non sei presente alle sensazioni può succedere che partano modelli di risposta automatici che rispondono come hanno già fatto in passato senza essere filtrati dalla consapevolezza.

Questo per natura ti protegge. Oggi sei sicura di avere bisogno di proteggerti? E se si da cosa?  Sappi che hai molte più risorse di quante credi di avere. Permettiti di rimettere in discussione i tuoi comportamenti senza dimenticare di passare attraverso a ciò che senti.

Le tue sensazioni e le tue emozioni ti parlano con chiarezza se ascolti. E hanno funzioni ben precise che ognuno di noi dovrebbe conoscere! Le azioni che compi ti permettono di comprendere limiti e risorse cosa devi ancora costruire e cosa già sta funzionando bene. Mettiti nelle condizioni di sperimentare qualcosa di nuovo!

Io ho iniziato ad ascoltare davvero quando è nato il mio bambino, nel 2011, e da allora ho sentito, imparato e trasformato più di quanto avessi fatto fino a quel momento.

Oggi ho 40 anni inizio un nuovo capitolo della mia vita LIBERA

Anche tu puoi ritrovare la tua forma e la tua salute riscoprendo le tue qualità, ridarti lo spazio e l’amore che meriti, e permetterti di contribuire con la tua luce e la tua essenza unica a creare il mondo che ti ospita, LIBERA di ESSERE TE.  

Inizio ora a costruire questo viaggio per te mentre continuo a compiere il mio.   

 

Ti abbraccio forte!
Sara

Se vuoi saperne di più sul sentire e sul movimento puoi scaricare i documenti: Segnali dal corpo  #conoscenza e consapevolezza e Movimento ed evoluzione personale  #esperienza e consapevolezza

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