Prevenire è meglio che curare!

La salute è la piena realizzazione di ciò che siamo 

 E. Bach

Cosa faremo sabato? Che senso ha questo incontro per me? Perchè lo faccio?Me lo sono chiesta.  

Perchè credo nel valore dell’esperienza personale e della condivisione

Perchè insieme siamo e possiamo molto più che soli

perchè recuperare le parti di noi che non hanno avuto abbastanza cura e ricominciare ad occuparcene ci permette di fare lo stesso con i nostri figli e costruire un mondo migliore domani

Tutto ciò che non ci piace del mondo possiamo cambiarlo a partire da noi. Tornando al tema prevenzione, per me prevenire vuol dire metterci nelle migliori condizioni per affrontare qualsiasi cosa possa arrivare. E quali sono le migliori condizioni? Quali sono gli strumenti di cui i nostri bambini, ma anche noi genitori e tutti gli altri abbiamo bisogno? Sabato parleremo degli aspetti sui quali vale la pena di portare attenzione per poter funzionare al meglio.

 

Per la mia esperienza abbiamo bisogno di sapere come funzioniamo,  di sperimentarlo personalmente e di avere fiducia nelle nostre possibilità di affrontare ciò che la vita ci propone  sfruttando al massimo i segnali che il nostro corpo ci invia (sensazioni, emozioni e pensieri). Abbiamo bisogno di sentire quello che i nostri bambini ci portano  e quello che emerge dentro di noi nelle situazioni di difficoltà, quali emozioni, quali sensazioni, quali pensieri e quali azioni.

Per me la prevenzione è una sana alimentazione ma senza stress, è un ascolto accurato di tutto quanto c’è nel momento presente. Il momento del pasto è un momento in cui emergono i disequilibri nel nostro personale rapporto con il cibo. Anche i sintomi altro non sono che messaggi (un po’ più forti, se prima non ci siamo concessi di ascoltare). Nel mio caso da bimba soffrivo di emicrania, molto forte e molto frequente e oggi posso confermare che iniziare a prendermi davvero cura di quel disturbo è diventata la molla che mi ha fatto intraprendere il percorso verso di me. Non so dove sarei andata se l’ascolto fosse iniziato prima. Oggi sento che è giusto comunicare la mia esperienza a chi la voglia ascoltare. Il mio mal di testa nascondeva un mondo di bisogni ed emozioni represse ai quali oggi ho imparato a dare valore e credo che come genitori abbiamo il compito di insegnare ai nostri figli proprio questo: 

Ascoltare e accogliere ciò che li attraversa, facendo  sentire loro che vanno bene esattamente così come sono e vanno bene le emozioni che provano e i bisogni che sentono.

Nella mia esperienza di mamma questo non è stato sempre facile perché io per prima non avevo ancora imparato ad accogliere i miei bisogni e le mie emozioni e così giorno dopo giorno oltre che del mio piccolo Pietro ho iniziato a prendermi cura della piccola Sara che era ancora dentro di me e ho incominciato il mio percorso di crescita con lui. Pietro ha compiuto 7 anni e sulle piccole sfide e avventure di questi 7 anni potremo confrontarci.

Per me prevenire vuol dire mettere le azioni che il corpo chiede, fornire i migliori nutrienti sia dal punto di vista alimentare che relazionale. Questo permette a noi e ai nostri bambini di essere resilienti.

Per questo sabato 17 Novembre, in collaborazione con Ca’Maman ci vediamo alla Biblioteca De Amicis ore 10-11.30  insieme a Valeria Vescovo (Psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva che si occupa di sostegno alla genitorialità) in qualità di professionista che ti parlerà dello sviluppo del bambino. Io ci sarò in qualità di mamma/ricercatrice. Ho scelto di fidarmi del mio sentire e di dare all’unicità della relazione mamma-papà-bambino tutto il valore che merita come esperienza di crescita che ci riporta a vedere tutto quello che avevamo lasciato in sospeso. 

Mentre i nostri bambini potranno trovare le loro misure di relazione noi troveremo le nostre, avremo uno spazio per confrontarci sulle difficoltà del quotidiano dal momento del pranzo e della cena al momento del gioco fino al momento di andare a dormire. Quando siamo in difficoltà? Poterci confrontare su questi temi ci permetterà  di trovare soluzioni nuove partendo dai veri bisogni del bambino e dai nostri, per essere più felici e più sani.  

Abbiamo a disposizione  la Sala Luzzati della Biblioteca De Amicis in cui far convergere i nostri saperi, frutto delle nostre esperienze  e delle nostre personali ricerche. Nella mia esperienza di mamma ho ritrovato la bambina che ero e ho ricominciato a crescere con il mio bambino! Tu che esperienza stai facendo?

In questa settimana ti invito ad osservarti e riflettere su cosa succede nella tua quotidianità con il tuo bimbo e la tua famiglia in generale. Se ti va puoi iniziare a scrivere cosa ne pensi qui sotto e ti aspetto per parlarne insieme Sabato. A presto!


 

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