Io sono una di quelle mamme che prima di esserlo sapeva già tutto….. o per lo meno credevo di sapere. Avevo studiato parecchio… dalla semplice lettura di libri ai corsi di preparazione di vario genere. Essendo nutrizionista ho fatto tutti i corsi di nutrizione pediatrica a disposizione allora e dopo, poi sono diventata mamma e tutto è cambiato!

Ho smesso di confrontarmi con la teoria e ho iniziato a vivere la pratica e da persona piuttosto attenta e sensibile ho scoperto mondi nuovi fatti di poche certezze ma molte possibilità! Tutte da esplorare!

Oggi  credo nell’unicità dell’individuo sopra ogni cosa e nell’unicità e meraviglia della famiglia comunque possa essere composta, nell’importanza di dare valore ai propri vissuti e di integrarli, anche se diversi, per poter rendere il proprio bambino sereno nel rapporto con il cibo ma soprattutto con se stesso e con i propri genitori.

Dal cibo passa gran parte del mondo emotivo, la propria capacità di scegliere, la propria capacità di sentirsi efficaci nelle scelte e di conseguenza la propria possibilità di essere se stessi!

Sembra tanta roba ma è proprio così!

Invito tutti i genitori, che si trovano a dover affrontare lo svezzamento, ma anche quelli che lo hanno già superato e vivono tensioni a tavola, a riprendersi quello spazio che dovrebbe essere di amore e di cura per se e per gli altri, a guardarsi e a sentirsi di nuovo.

Osservare le proprie forme con fiduca in se stessi e nel proprio bambino perchè ogni essere umano come tutti gli altri animali è in grado di autoregolare la qualità e la quantità di cibo che mangia così come tutti gli altri comportamenti.

I genitori hanno il compito di fornire le giuste proposte e dare fiducia ai piccoli sulle proprie possibilità, ma i genitori non possono farlo se loro per primi non hanno sviluppato quella fiducia. E’ qui che la tavola diventa luogo di scontro e incontro con i propri mondi emotivi non elaborati, nuova occasione per rivedere e rimettere in ordine il proprio vissuto e mettere sane basi per i propri bimbi.   

E’ importante che sia la famiglia a partecipare, che ognuno sia coinvolto per il suo pezzetto perchè i bambini hanno bisogno di tutte le nostre storie.

Ti invito, se ti va a prendere nota di ciò che accade a tavola, di ciò che accade a te, che cosa si muove dentro, che cosa non riesci proprio a tollerare nel tuo bambino, che cosa vorresti che facesse e non fa, prenditi tempo e prendi le distanze. Quelli sono i pezzetti di te che hanno bisogno di spazio e di attenzione per poter essere trasformati e per dare al tuo piccolo tutto ciò di cui ha bisogno.

E se ti va di raccontarmeli io sarò felice di ascoltarti!