C’è chi compie azioni che non vorrebbe compiere e chi non compie azioni che vorrebbe compiere.

Io ho fatto parte della seconda categoria di persone, ma in realtà anche della prima perché di fatto queste due cose accadono contemporaneamente. 

É questione di riuscire a guardare l’insieme della realtà.

Su quello che vorremmo o non vorremmo potremmo chiacchierare giorni, ma al momento accontentati di queste poche parole. Ci sono molte cose che ci sembra di non sapere, abbiamo dubbi e incertezze, ma solo quando la facciamo più grande e importante di quello che realmente è. 

Ci sono anche molte piccole cose che sappiamo, che sono chiarissime dentro di noi, ma che facciamo o non facciamo mossi dalle leve sbagliate: paura fondamentalmente. 

Di perdere qualcosa, di perdere qualcuno, di vincere un giudizio che preferiremmo non sentirci addosso e così reprimiamo i nostri istinti e desideri fino a perdere la nostra identità, fino a non riconoscere più nemmeno chi volevamo essere quando ancora lo sapevamo, ammesso che ci ricordiamo ancora di quel momento. 

Il punto è che non dobbiamo essere oggi quello che volevamo essere allora, il punto è che oggi possiamo concederci di riprendere a camminare la nostra strada di cui quel desiderio era solo un semino. 

Perché noi non siamo una pianta sola, siamo un giardino intero e scoprirci é il viaggio di tutta la vita e coltivarci perché il mondo sia meravigliosamente vivo, ricco colorato, profumato e diverso è la nostra responsabilità.

Oggi, primo giorno d’estate, fai un respiro profondo, guarda la natura che hai di fronte: mare, montagna, prato, bosco, lago o anche solo cielo, che c’è sempre, 

 e ascolta le tue sensazioni fisiche. 

Lascia arrivare il tuo piccolo desiderio che esiste oggi per te. 

Non giudicarlo, quello che arriva è ciò che occorre. 

E agisci la tua piccola azione per concretizzarlo ora. 

Senza paura. Senza aspettative.

Se ti va di condividere ti ascolto con curiosità. 

Le persone che incontro nel mio lavoro si nascondono dietro il cibo e la relazione con il cibo quando quello che davvero conta è vedersi per ciò che sono nella loro meravigliosa complessità, con sincerità e onestà verso se stessi. É il coraggio di guardarsi negli occhi e dirsi ciò che sentono e sono senza pensare che non vada bene. 

Il mio compito qui e ora è guardarti negli occhi e dirti che vai bene esattamente così come sei. Non sono frasi fatte. Lo sembrano, ma ti assicuro che non lo sono. Abbiamo bisogno di sentircelo dire molte volte prima di riuscire a crederci, anche solo da noi, ma ad un certo punto qualcosa accade. Prendiamo in mano la nostra vita. E sebbene continuerà ad esserci chi ci guarderà e non ci vedrà e non ci comprenderà e non ci ascolterà, o ci giudicherà, noi avremo imparato a fare tutto questo per noi stessi, o a non farlo più.

Dire che oggi andiamo bene non vuol dire che rimarremo come siamo oggi, anzi, vuol dire proprio che potremo smettere di sentirci bloccati in una forma che non sentiamo nostra e potremo invece iniziare a costruire tutto quello che saremo domani.