Ero tornata da qualche giorno dall’incontro di Movimento degli Archetipi e su facebook mi appare un link ad un percorso online per “mettere ordine” nel proprio albero genealogico. Senza un attimo di dubbio sento che è il momento di fare questa esperienza e parto. Solo molto dopo avrei scoperto che ero partita per tornare a casa. Tra le mie decisioni importanti c’era stato tenermi i week end liberi per la famiglia e questo era perfetto per non fermarmi del tutto ma non perdermi il tempo libero e così clicco: lo compro!

Da allora ad oggi sono passati circa due anni durante i quali ho scoperto, sentito e accolto  verità di cui non ero consapevole, che riguardano la mia famiglia e quindi me. Un percorso impegnativo ma estremamente trasformativo. Ho scoperto le scelte d’amore dei miei genitori che proprio non riuscivo a vedere, ho sentito davvero che dietro a ogni singola piccola o grande azione di ognuno c’è il suo complessissimo mondo, fatto di ogni  esperienza vissuta e di tutti i vissuti prima di lui. Tante cose le sapevo in teoria ma sentirle è profondamente diverso, è come togliere un velo da davanti agli occhi che ti fa percepire la realtà in un modo completamente nuovo, ti fa ascoltare e accogliere gli altri come non era mai stato possibile prima.

Ho sentito le emozioni di tutta la mia famiglia e mi sono soprattutto concessa di ascoltare profondamente le mie. 

Oggi sono felice di condividere questo importante lavoro.

Ho sentito di essere figlia della mia famiglia, di ogni loro singola azione e ho sentito anche la possibilità di scegliere. Mi porto dietro dei pezzi di ognuno di loro:

Tengo per me la grande capacità di mia mamma di vedere il buono in ogni cosa, di trovare in ogni circostanza un motivo per essere felice. 

Tengo lo spirito critico e analitico di mio papà  che mi permette di vedere ciò che non va per trovare nuove e migliori soluzioni, per verificare cosa funziona e cosa no.

Tengo di mia nonna materna il metro da sarta con cui misuro le forma delle persone e la voglia di ascoltare, per aiutarle a cucirsi addosso la vita che desiderano davvero, la vita per cui sono nate. 

Tengo di mia nonna paterna il desiderio di essere amata e imparo ad amarmi concedendomi di essere e fare ciò che sento senza chiedere agli altri che lo facciano per me o che me ne diano il permesso.

Tengo di mio nonno paterno la voglia di ballare suonare e divertirsi e il desiderio di vivere grandi avventure ed emozioni profonde.  

Tengo di mio nonno materno, che non ho mai conosciuto, la dolcezza e l’amore per la famiglia che è il bene più grande e il desiderio di costruire qualcosa di più.

Li ringrazio tutti, uno per uno e anche tutti gli altri prima di loro perchè se non avessero compiuto ogni singolo passo che hanno compiuto io non sarei qui e non sarei io.